TERAMO – Un dolore dopo l’altro, una morte dopo l’altra, due vite che si spengono, due frateli segnati dalla stessa malattia. Nella notte è venuto a mancare Luciano Slvino, 63 anni, fratello minore di Lino, l’ex assessore comunale e insegnante del quale proprio stamattina la città marcava il ricordo con l’intitolazione dei giardini di via Ignazio Silone nel ‘suo’ quartiere di Piano della Lenta. Lino era scomparso il 9 giugno, oggi a distanza di tre mesi esatti, il fratello. Luciano, assicuratore e poi imprenditore, aveva accusato un malore ed era stato ricoverato all’ospedale di Giulianova, dove alle prime luci dell’alba si è spento. La cerimonia è stata rinviata: sul volto di tutti, in un silenzio irreale, era visibile la costernazione e la commozione per la scomparsa di un’altra forte personalità, vissuta sempre al fianco del fratello e in prima linea nella vita della città. Slvino era stato anche uno degli artefici della rinascita del Teramo calcio dopo la retrocessione dei dilettanti. Fu il fautore della ripresa e del rilancio della società, allora presieduta da Nanni Cerulli, e con i colori biancorossi potè festeggiare la promozione in Serie C2 nella stagione 1993-94. Luciano lascia la moglie Lea Norma Gentile e le tre figlie, Federica, Valeria e Danila. I funerali si terranno domani alle 16 nella chiesa parrocchiale di Santa Rita al Piano della Lenta
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